Portuguese D. Ace è morto.
Il capitolo si apre con Ace, in piedi dinanzi a Rufy, con il torace trapassato dal colpo di AkaInu; tutti gli altri pirati sono attoniti; i guerrieri di BarbaBianca bersagliano l'Ammiraglio con una serie di cannonate, ma senza riuscire a danneggiarlo; AkaInu avanza per colpire e finire Ace, ma si frappone Jimbei, pronto a dare la vita per proteggere l'amico: anche il corpo dell'uomo pesce viene avvolto dal magma rovente.
Persino Garp è furibondo con il compagno della Marina, e Sengoku lo trattiene a fatica; nel frattempo, anche Vista e Marcos aggrediscono AkaInu, ma senza impensierire troppo il possente soldato; per Ace in realtà sembra essere già troppo tardi, e il giovane si accascia tra le braccia di Rufy.
Nel parapiglia generale, si fanno avanti i dottori della ciurma di Barbabianca, ma ormai per il Pugno di Fuoco sembra non esserci più nulla da fare, come lui stesso spiega a Rufy: il colpo ha bruciato e distrutto i suoi organi interni; poi Ace inizia a parlare a Rufy, spiegandogli che da ragazzino stava perdendo la voglia di vivere, per il peso di essere il figlio di Roger.
E' stata la vicinanza del suo fratellino a restituire senso alla sua vita; Ace si scusa perchè non potrà vedere Rufy realizzare il suo sogno, e per aver vanificato i suoi sforzi per salvarlo. Poi il giovane si rivolge a tutti gli altri pirati e a BarbaBianca, ringraziandoli per aver provato a salvarlo, ma soprattutto per averlo amato.
Con una sequenza emblematica, il volto di Ace passa di colpo da triste a sorridente, richiamando i due volti agganciati al suo berretto; e infine il giovane cade a terra, morto; La vivre card si consuma del tutto, e Rufy urla verso il cielo con un'espressione di immensa disperazione.
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