Svoltosi a Venezia un convegno che stabilisce uan sorta di alleanza strategica tra il governo e le major dell'intrattenimento che promettono lotta dura alla cosidetta "pirateria" e per "salvaguardare" l'industria culturale italiana.Interviene il ministro Sandro Bondi affermando che si tratta di un urgenza assai importante per il governo.
Afferma che evidentemente vi è necessità di "educare" gli utenti che hanno ancora una "percezione confusa" dell'illegalità probabilmente vorrebbe fare cio' basandosi sull interesantissima dottrina pedagogica" adottata da Sarkozy....provvedimento che trovate leggibile per intero come terza url sorgente e che potremmo riassumere brevente con 3 avvisi da parte del provider a chi viene beccato a scaricare qualcosa di illegale per poi arrivare alle sanzioni vere e proprie come la sospensione della connettivita' da un minimo di 6 mesi ad un anno.
Bondi parla di un vero e proprio "mercato illegale" (anche se tale non puo' essere definito visto che il file sharing non fa leva su nessun meccaniscmo economico) e lanciando inquientanti ( e inverosimili) allarmasmi sul fatto che a suo dire tutto cio' ha ormai raggiunto una consistenza tale da eguagliare o addirittura superare il fatturato complessivo dell'intera industria culturale. I dati portati a sostegno sono stati prontamente smentiti dalla FIMI che parla invece di un tasso di download illegale prossimo al 20% per quanto riguarda l'Italia.
Insieme a Bondi il ministro Pisano che dirige la Motion Picture Association of America, cioè il potentissimo sindacato dei cinematografari hollywoodiani e non...in parole povere colui che protegge i diritti di case quali la 20 century fox, Walt Disney, Sony Universal Studios, Warner Bros etc etc etc.
le cifre tirate in ballo dalle major fanno leva esclusivamente sulla sensibilità monetaria degli intervenuti determinando un danno stimato sui 110 milioni di euro.
Si ipotizzano quindi (come spesso accade) il blocco di Pirate Bay cosi' come di centinaia di altri siti ritenuti illegali, s'invoca a gran voce un giro di vite sui controlli e una repressione piu' rigida sull'illecito!
Alla fine del convegno le major hanno ottenuto il risultato di un incontro, previsto per Ottobre, presso la Presidenza del Consiglio al quale sono convocati tutti gli interessati (Major e provider) per l'elaborazione di nuove strategie nella lotta alla pirateria.
Come giustamente fatto notare dal redattore di Zeus News dal meeting sono guardacaso stati esclusi i veri diretti interessati, ossia i consumatori, che potrebbero invece essere rappresentati dalle loro varie associazioni per parlare, finalmente, anche di aspettative culturali e non soltanto di bilanci aziendali.
Ma a quanto pare contano unicamente gli interessi economici.
