Ma non è questo che la rende speciale.
Da qualche parte nella sua mente sono raccolti dati di una
tecnologia avanzata, potente e ancora pressoché inutilizzata che, nelle mani
sbagliate, diventerebbe altamente pericolosa:
Allo scopo di proteggere le informazioni di cui la protagonista è inconsapevolmente in possesso sin da prima della sua nascita, la Mithril decide da proteggerla da eventuali e probabili minacce.
Cos’è
Melissa Mao e i suoi due subordinati Kurz Weber e il sergente Sosuke Sagara, rispettivamente un dongiovanni incallito e un “uomo cupo che si crede sempre in guerra” sono i componenti della squadra incaricata di proteggere Chidori, ovviamente a sua insaputa.
Se inizialmente è la leggera e spensierata vita scolastica a godere di maggior spazio, man mano che si va avanti con le puntate prendono il sopravvento i pericoli e i rischi della vita militare.
Ed è proprio in questo contesto che emerge un altro personaggio significativo della serie: il colonnello Theresa Testarossa, che, a soli sedici anni, si trova a capo di un sottomarino in cui vengono prese le principali decisioni di intervento della Mithril.
Nel complesso tutti i personaggi sono ben definiti nei loro
tratti caratteriali, non solo i principali ma anche quelli di secondaria importanza.
La trama gode di una certa
originalità ed offre parecchi spunti a situazioni divertenti, soprattutto
quando il linguaggio e lo stile di vita militari, di cui il sergente Sagara
conosce ogni dettaglio, si scontrano e si mescolano inappropriatamente con
quelli più semplici della vita quotidiana.
Per quanto riguarda i disegni la mia prima impressione è stata positiva per come il disegno manuale è stato sapientemente miscelato alla grafica digitale. Tuttavia ad una seconda visione ho notato particolari meno curati rispetto ad altri. Va detto comunque che gli scontri sono stati curati con attenzione e una buona dose di realismo, tenendo sempre presente che nell’immaginario in cui ha luogo l’intera storia le potenze militari dispongono di mezzi per noi del tutto fantascientifici.
Infine mi ha colpita la colonna sonora per come riesce ad accompagnare sempre efficacemente l’animazione nella varietà di situazioni che propone. Restando in tema ritengo non siano da meno le sigle di apertura e chiusura di ogni episodio.
Nel complesso si lascia guardare con estrema fluidità dall’inizio alla fine e, a mio parere, proprio questa è la sua qualità migliore.
Senza dubbio la nuova serie darà seguito a tutto ciò, almeno spero!
A proposito cosa pensate della seconda serie adesso in onda su Anime Night? Io non posso seguirla, purtroppo ma sarei coriosa di sentire i vostri pareri!
Ciao a tutti!
Caroline
'Cause I don't think that they'd understand
When everything's made to be broken
I just want you to know who I am