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E’ arrivato l'autunno. Non solo sul calendario, tutti cominciamo ad accorgercene, chi più chi meno con gioia.

Io l’ho realizzato quando l'aria del mattino si è fatta affilata come la lama di un rasoio, ferendomi quando la respiravo. Quando passo davanti alle fermate degli autobus (diretta al lavoro o tornando a casa) vedo che tutti portano il giaccone imbottito e tengono i nasi infilati nelle sciarpe; questo alla sera e al mattino, perché a mezzodì si muore dal caldo e i giacconi diventano ingombranti, scomodi fardelli. Il termometro non è comunque caritatevole: la temperatura, quest'anno non è mite, ma ben più bassa della media stagionale. Io me ne accorgo benissimo perché appena fa più freddo del dovuto, le mie caviglie operate (da piccola avevo i piedi piatti) iniziano a far male e il mio fantastico corpicino reagisce tremando come quello di un criceto in fibrillazione dinnanzi alla vipera che lo attacca, provocandomi incontenibili balbettii se tento di parlare. Eh già, questa è una delle mie fonti di imbarazzo e, come potete immaginare, la cosa mi ha resa vittima di svariate prese in giro da parte di certi decelebrati, che evidentemente non avevano altro da fare durante i vuoti momenti in cui gli unici due neuroni che vagavano liberi nei loro crani si scontravano. Ora è il caso di stendere un caritatevole velo sulle mie balbuzie da freddo e di proseguire con l'argomento del post XD
Io, stò diventando sempre più attenta al ritmo delle giornate che si accorciano. Ora, alle 6.30, quando stacco, fuori è quasi notte! Fino a poco fa non ci facevo neanche caso, ma ora riesco a percepire il cambiamento. A volte penso a come sarebbe carino abitare in pianura…o in una valle più ampia. Trento è infossata in un vero a proprio buco tra le montagne e il sole sorge tardi e tramonta molto presto. C’è addirittura chi afferma che in questa città bisogna esserci nato per viverci serenamente, chi ci arriva invece più tardi, prova sempre un senso di oppressione per via della 'gabbia' formata dalle vicinissime montagne. Io a Trento ci sono nata, ma la gabbia la odio lo stesso!
Ebbene sì, devo rassegnarmi, la mia stagione preferita è andata. Le foglie dei tigli nella mia via sono bordate di marroncino e quelle del mio bonsai stanno ingiallendo a vista. Questo mi ricorda che dovrei potarlo prima che entri in stasi vegetativa. A dirla tutta non mi sono mai presa cura di un albero 'stagionale', chissà che effetto farà vedere i rami nudi l'inverno. Ciò che risulta chiaro, però, è che dovrò sintonizzarmi meglio con lui, immagino che sia più difficile costatare lo stato di salute di un albero senza foglie piuttosto che quello di uno che le ha tutto l'anno! Questo è solo la mia seconda pianta e la cosa mi coglie dunque impreparata! Ma ho scommesso con me stessa che questo bonsai supererà l'inverno anche se non potrò vedere chiaramente se soffre o no!! Lo riempirò di cure determinate \è__é/!!!

In questo periodo stò anche lavorando di autoconvinzione: "Sono felice e vitale, sono felice e vitale, sono felice e vitale!". Questo perché sento parecchio il passare delle stagioni sul mio umore (strascico della mia metereopatia che mi fa star male quando piove), e in autunno mi infiacchisco molto anche fisicamente. Non sono a sola comunque, penso che un pochino tutti capiate cosa intendo.
Per farvi un esempio, adesso sono in pausa pranzo ma ho passato la mattina al lavoro, con l'aspetto e la presenza intellettiva di uno zombie appena uscito dalle aiuole sotto la finestra dell'azienda ("Et voilà, bello comme un quaddro!" vi ricorda qualcosa forse?). Ora sono molto stanca e il pensiero di alzarmi da questo divano e tornare in ufficio mi vede decisamente ostile, non ne ho le forze materiali, ma mi toccherà fare questo sforzo. Il fatto, inoltre, è che ho perso molti stimoli sul posto di lavoro, per una serie di infelici circostanze che riguardano le scelte discutibili di alcune persone e non ultimo il mio contratto, che mi vede stipendiata molto (ma molto davvero) al di sotto del minimo sindacale. La cosa mi ha depressa, anche perché rivolgermi a chi di dovere e avviare un casino non farebbe altro che minare ulteriormente i miei nervi…e io non ne ho voglia. Così ho deciso di sopportare stoicamente e tirare avanti come posso. Aspetterò comunque fino a Gennaio, dopo di ché, se non sarò messa in regola, manderò tutti a quel paese e cercherò altri posti di lavoro(cosa che sto già iniziando a fare, per inciso), mica posso rovinarmi il fegato per un impiego.
"Sono felice e vitale, sono felice e vitale!!!"

Cambiamo argomento che è meglio, torniamo sull'autunno! Ho appena realizzato che forse, pensare alle cose che più mi piacciono di questa stagione mi aiuterà ad affrontarla! INIZIAMO AD ELENCARE ALLORA!!!
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Hem…hem!!! E’ un lavoraccio davvero XD Per certo sò quello che non mi piace: il deperimento del verde, le ore di luce che si riducono veloci, l'arrivo del freddo e l’affrontare il cambio del guardaroba (un’impresa infinita, benché non abbia poi molti abiti da sistemare). Però il deperimento del verde non sempre è un male…a volte è addirittura carino: i boschi giallo acceso o rosso sono molto belli da vedere, finché resistono. E’ un periodo in cui mi piace fare passeggiate in compagnia dei miei cugini, camminare fra gli alberi colorati, affondare le scarpe nello strato di foglie cadute e sentirle scricchiolare ad ogni passo. Questa poi, è la stagione delle Castagne! Adoro le castagne, mi piace un sacco l'odore che si sprigiona dal forno quando vengono cotte (e da un anno ho scoperto anche la crema di castagne, circondata di cioccolato *ç*), mi piace mangiarle e andare a rubacchiarle (magari senza che un contadino infuriato mi punti addosso il fucile, è successo, è successo! Quando ero piccola ma questo non mi ha fermata, e poi per un paio di castagne non muoiono mica XD)!
Ecco...basta...un pò poco èh?! Chissà, magari quest'anno troverò qualcosa di nuovo per allungare la lista delle cose che mi piacciono di questa stagione (che non è comunque quella che mi piace di meno, il posto più basso nelle mie preferenze resta tutto dell'inverno!).

Ora vi saluto!!

BYBY ^^/

PS: Per mia grande gioia, la febbre mi è passata (ma non prima che io la passassi a mio padre che ora è quasi più zombie di me), lasciandomi libera di andare dal mio ragazzo nel fine settimana, e di  seguirlo poi questo martedì e mercoledì nelle nostre sessioni di DnD, uno dei momenti in cui mi svago per avvero fra stupidaggini e altro.