Terzo giorno di IED andato...
Inizio ad entrare nel meccanismo, ad abituarmi ai nuovi ritmi. Stamattina la serie di piccoli fatti insoliti di ieri non si è ripetuta, c'era da aspettarselo: ho dovuto prepararmi di fretta ma sono riuscita ad arrivare puntuale anche oggi, anche perchè stavolta sono andata a colpo sicuro con la classe mentre ieri ero salita fino al secondo piano invece di restare al piano terra...
Eh sì, sono un tantinello distratta. ^_^
Ad ogni modo il mercoledì è una giornata leggera, solo due ore e mezza di propedeutica al disegno con Mannelli.
Per ora la nostra attività consiste nel tirare fuori la parte irrazionale ed istintiva di noi, quella che risiede nella parte destra del cervello, ignorando quella nella parte sinistra, razionale e calcolatrice: vale a dire che dobbiamo disegnare liberamente, come viene senza pensieri, preoccupazioni, pregiudizi o freni di alcun tipo.
Detto così sembra fantastico e facile ma, vi assicuro, non lo è poi tanto! Lasciarsi andare può rivelarsi più difficile di quanto possa sembrare...
Ieri invece è stata una giornata un po' più piena visto che dalle 14:00 alle 16:00 ho avuto anche la prima lezione di Arte Contemporanea. L'orario non è dei migliori, coincide perfettamente con la fase "abbiocco post-pranzo" ma fortunatamente il professore è capace di tenere sveglia l'attenzione!
E' stata una piacevole novità per me che al liceo ero abituata ad un tipo che bisbigiava appena, ma ci sentiva benissimo, mettendoci nella condizione di di stare praticamente immobili per evitare che qualche rumore, anche minimo, coprisse la sua flebile voce.
Comunque, nonostante la stanchezza ieri sera sono tornata all'Istituto di Cultura Giapponese e ho visto
Paprika.
La vicenda gira attorno ad una rivoluzionaria scoperta scientifica che permette di accedere ai sogni delle persone.
Come la maggior parte delle scoperte scientifiche anche questa può avere un utilizzo positivo o negativo: infatti se da un lato nasce per essere usata come supporto per la psicoterapia, dall'altro può diventare una forma d'arma terroristica che agisce sull'inconscio. Un'arma senza dubbio molto potente.
I protagonisti della storia, un' equipè del dipartimento scientifico responsabile dell'invenzione, tenteranno di arginare i danni di un uso sconsiderato della stessa.
I personaggi sono caratterizzati molto bene nei loro tratti psicologici e questo rende la loro personalità ricca di sfaccettature e quindi reale.
Tutto mi aspettavo tranne una storia di questo tipo, dal titolo non l'avrei mai dedotto. In realtà Paprika è il nome in codice di "qualcuno", non so che definizione dare altrimenti, in grado di interagire con la realtà dalla dimensione onirica.
Non tento di spiegare meglio perchè finirei per andare troppo nel dettaglio e svelare tutto.
Significativo è il sottotitolo del film: Sognando un sogno.
Basta questo per farsi un'idea di quanto sogno e realtà arrivino a mescolarsi in questo anime.
Questa caratteristica ha permesso al regista di giocare a suo piacimento con la fantasia creando immagini e situazioni assurde, incomprensibili, da sogno appunto.
Diversamente da Tokyo Godfathers, non stimola un susseguirsi di risate ma offre vari spunti di riflessione.
Riesce comunque a farsi guardare con piacere, sebbene, secondo me, a volte si dilunghi troppo in inseguimenti, sogni, follie. D'altronde è un film che va all'inseguimento ossessivo dell'inconscio.
Dopo aver visto questa seconda opera di Satoshi Kon ho deciso di mettermi alla ricerca di altre sue opere meno recenti perchè senza dubbio è un autore che merita!
Finisco qui e scappo a mangiare...
Ah, dimenticavo! Tornando a casa mi sono fermata di nuovo al negozio di compravendita e ho preso il 3 e il 4 di Streghe per Amore. Sono contenta di aver deciso di prendere tutta la serie: la storia è vivace, leggera, divertente e il tratto è di Wataru Yoshizumi è così pulito e luminoso! Ok, basta...
Un beso a todos
Caroline