Lo stesso processo avviene negli shoujo manga, dove il ragazzo concentrato unicamente su di sè, è anche il più popolare, mentre quello che ha delle normali pulsioni per l'altro sesso, è il più derelitto.
Ma da cosa è nata questa mania per i personaggi asessuati?
Probabilmente sono state le CLAMP ad introdurre nelle loro opere, personaggi esili, androgini, quasi effemminati e a donare loro un'aura di mistero tale da attirare il pubblico femminile in vasta scala.
E' da sempre, dalla storia del cinema, probabilmente con l'introduzione dei film noir, alla fine degli anni '20, che il personaggio maledetto ha iniziato a stuzzicare le fantasie delle gentil donzelle, che chissà per quale istinto, vengono attratte da ciò che traspare di meno.
E' curioso come la mente sia attratta dal non detto ed irraggiungibile: che sia una forma di compensazione per qualche sorta di istinto nascosto un po' in tutte noi?
Cosa ci spinge a preferire (idealmente), l'uomo più freddo, rispetto a quello che esprime apertamente le proprie idee ed i propri sentimenti?
Sarà che, in fin dei conti, le donne (generalizzando), preferiscono i bastardi?
Personalmente, ho sempre preferito i personaggi più aperti ed ironici ma da adolescente ammetto di aver avuto anche io la fase in cui preferivo l'"irraggiungibile", che suscitava in me una qualche sorta di istinto volto a preferire questa tipologia di personaggi.
Probabilmente crescendo, si tende a non "cascare" più negli stereotipi, preferendo di gran lunga i personaggi a tutto tondo, che hanno qualcosa da dire ed esprimere, anzichè il contrario.
Qualcuno di voi si starà anche chiedendo a chi di preciso mi stia riferendo.
E' presto detto, vi darò un piccolo elenco di coloro che mi sono venuti in mente al momento, siete liberi di aggiungere, criticare o escludere dalla lista da me stilata:
Vincent, da FF VII.
Byakuya, da Bleach.
Sai, da Naruto.
Kamui, da X/1999
Kyouya, da Host Club. In questo caso Hatori Bisco è stata molto furba, trattando appunto nel suo manga dei tipici stereotipi ed inserendo appunto il tipico megane-chara (ovvero quello con gli occhiali: riservato, silenzioso e calcolatore).
Grifis, da Berserk. Oramai completamente assessuato ma bello come un angelo agli occhi di quasi qualsiasi donna.
Rukawa, da Slam Dunk.
Sasuke, da Naruto. Uno degli esempi più eclatanti di questi anni, di ragazzino pieno di problemi, completamente disinteressato al sesso opposto.
Sephiroth, da Final Fantasy VII, probabilmente il cattivone più amato nella storia dei videogiochi da sempre. Nutre sin dagli inizi di un vasto pubblico di fans femminili.
Forse ho omesso di dire una cosa implicita, ovvero tutti questi personaggi non sono minimamente interessati nelle relazioni con il sesso opposto, per un motivo o per un altro, quindi, che avesse ragione la Nannini, quando cantava: "Bello, bello impossibile, con gli occhi neri e il tuo sapor mediorientale"?
A voi la parola.
And you’re the one I want next to me if they don’t.
As long as I have you…nothing else matters.