Questa cosa non l'ho scritta io, se è questo che volete sapere, bensì un tizio di nome Due calzini che ha risposto alla domanda: "Cos'è normale?"
Questa è la domanda. Questo è il chiodo fisso che mi martella ogni giorno. Io da fan di manga sono del tutto anormale o sono normale a tutti gli altri, ma in modo diverso? Diciamocelo chiaro: sono ossessionata dalla mia diversità. Voglio essere a tutti i costi diversa dagli altri: se agli altri piace tizio a me piace caio, e appena sento che a qualcuno piace caio io cambio idea, o meglio, cerco un pretesto "normale" per cambiare idea. Tutti mi dicono che alla mia età è fin troppo normale tentare di essere diversi; ma il mio cruccio è un altro. Io non tento di essere diversa, io lo pretendo. Da i vestiti alle scelte musicali, dal copriletto in camera ai libri di scuola. Odio essere uguale agli altri. Ma nel vedere come le persone che amano tizio hanno un tipo di passione analogo al mio, allora mi rendo veramente conto che in fondo si è uguali. Resami conto di questo, cerco di imparare il giapponese, mangio pesce crudo, mi vesto da lolita, ma in questo modo sono uguale a qualsiasi altra persona che vive in Giappone. Alla fine non si è del tutto diversi, ma si è uguali in maniera diversa. Diventa sempre più difficile risultare originali: appena sembra di essere un pochetto più diversi dagli altri, dalla "massa", ci si rende conto di essere inesorabilmente uguali o addirittura superati. Come nel mio caso, che credevo di essere l'unica nella mia piccola cittadina ad amare i manga, scopro che di fan di manga ce ne sono e pure parecchi. Il terrore dello stereotipo mi ha assalito, io che sin da piccola mi mettevo le gonne perchè le altre bambine indossavano solo pantaloni, io che fino a due mesi fa non sapevo nemmeno cosa fosse una matita occhi, io che Marco Carta credevo fosse una ditta di cartine per le sigarette, io che subisco scherni da tutti per le orecchie da gatto che tintinnano.
Tutto ciò mi confonde tanto: essere uguali per essere etichettati come stereotipati o essere diversi per scoprire di essere comunque uno stereotipo?
Alla fine sono arrivata alla conclusione che una persona si giudica normale quando le altre persone lo identificano come tale, che è diverso quando gli altri lo vedono in quel modo. Il "normale" o il "diverso" non esistono, sembrano esistere a causa dell' opinione comune, quella che si crea, come diceva Due calzini in modo leggermente differente, dalle correnti di pensiero, dal periodo in cui ci si trova, dal paese in cui ci si trova, dall'educazione che si riceve, dipende da tante piccole cose che alla fine creano la linea di pensiero di qualcuno. Non si è altro, quindi, che schiavi dello schema di pensiero della società in cui ci si trova, anche se come affermazione è piuttosto banale.
Grazie per aver letto. Arigatò.
Se avete letto tutta la bloggata: Complimenti!
Se ne hai letto poco: Che leggi a fare?
Se l'hai aperta ma non l'hai letta: Che guardi a fare?
E così via fino ad arrivare alla domanda: Se hai acceso il pc e non lo hai usato: che sprechi energia a fare?
E dopo questo carosello di stupidaggini, dico le cose che mi sono venute in mente e che non volevo mettere nella bloggata: credo che questa bloggata non la leggerà nessuno. E' lunga, noiosa, sa tanto di Parmenide (l'essere è e quindi non può non essere, il non essere non è e quindi non può essere, dai su che lo sapete tutti!) cioè roba da inceppati, e soprattutto mi è venuta in mente per colpa di una domanda su Yahoo... Che roba eh?
Non sono la prima a commentare... ho solo aggiunto qualcosa. Il prossimo dopo dime sarà il primo/a: sei contento/a?
Comunque che dire, ho avuto un "problema" simile tempo fa, ma ho imparato a fregarmene e fare quello che davvero voglio fare, e non farmi condizionare dagli altri. Se a te piace vestirti in modo X ma lo fanno tutti dove abiti tu, perchè devi cambiare e vestirti in modo Y? Fregatene e fai quello che ti piace fare.
"se agli altri piace tizio a me piace caio, e appena sento che a qualcuno piace caio io cambio idea, o meglio, cerco un pretesto "normale" per cambiare idea"
Se a te veramente piace caio, dovrebbe piacerti anche quando diventerà popolare e non dovresti cambiare idea, altrimenti mi viene da pensare che il tuo voler essere diversa è solo per farti notare, per far accorgere gli altri della tua presenza. Senza scadere nella "psicoanalisi da 4 soldi" quoto il commento perfetto di Snesso
"Fregatene e fai quello che ti piace fare."
Rileggendo il commento mi sono sembrato un vecchietto che da consigli non richiesti, non era affatto mia intenzione fare questo, anche se ormai un po' vecchietto sono e me sono accorto anche quando ho pensato a quanto è passato dai "miei" 16 anni.
Grazie ancora per i vostri consigli e andate a quel paese gentaglia, che non capisce un tubo di originalità!