Questa terza parte di Bleach tratta la battaglia finale nella falsa Karakura tra Ichigo e compagni contro Aizen insieme a Tosen, Gin e l'ultimo "Espada" rimasto: Wonderweiss. Vediamo brevemente come muoiono i nemici principali:
Kaname TosenTosen è il primo a cadere, ucciso proprio dai suoi due ex amici Hisagi e il Capitano Komamura. Tosen infatti era diventato anche lui ormai una sorta di Hollow e, in questa forma, aveva riacquistato la vista, ma proprio ciò lo porta alla disfatta e, nel momento della sua redenzione, Aizen lo finisce.
Wonderweiss
Questo personaggio era stato creato da Aizen in uno dei volumi della seconda maxisaga, e scopriamo qui che è nato con lo scopo di bloccare i poteri del piu forte dei capitani, Yamamoto. Quest'ultimo riesce comunque a eliminarlo, senza però rimanerne illeso.
Gin Ichimaru
Gin, come molti si aspettavano, in verità cercava di uccidere Aizen standogli vicino il più possibile, finendo per morire in pochi secondi ma facendo capire a Rangiku, la sua amata, che ha fatto tutto ciò anche per lei. Abbastanza scontato però ci stava come colpo di scena.
Aizen (e le sue infinite trasformazioni)
Aizen si fonde con l'Hogyoku e mette fuori combattimento tutti mentre Ichigo si allena per imparare l'ultima Tensa Zangetsu che gli permetterà di battere Aizen in cambio della perdita dei suoi poteri. Ichigo la impara, torna da Aizen e lo batte in pochi attimi, perdendo però i suoi poteri da Shinigami. Aizen viene arrestato, nessuno dei buoni è morto apparte Gin e Tosen (alla fine eran buoni entrambi) e tutti son felici...
Cioè, mi volete dire che Bleach, pieno di combattimenti lunghissimi, fa durare la battaglia finale nemmeno un volume?? Ok.
Conclusioni
Io personalmente avrei fatto terminare Bleach qua, era un "buon" finale e ormai durava da tanto questa storia di Aizen, ma devo dire che la saga successiva (Saga dei Fullbring) e quella che verrà dopo che sarà quella finale mi intrigano non poco. Spero davvero che ci sarà una degna conclusione di questa storia, perchè, anche se a tratti è noiosa, merita di essere letta.
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