Avendo sempre amato le lingue straniere e apprezzando molto un prodotto il più fedele possibile all’originale, mi ha sempre stupito come nelle edizioni italiane manchi spesso non solo la fedeltà nell’adattamento, ma anche un scarsa qualità della traduzione in generale. Tanto che mi chiedo se, in molti casi, prima di pubblicare un manga, qualcuno lo rilegga anche solo per sbaglio.
Ci sono ovviamente molte eccezioni e la volontà di far conoscere opere straniere, specie giapponesi, nella loro completezza è recente. Qualche refuso è più che comprensibile e un’espressione non del tutto adatta è più che normale, ma mi è capitato di imbattermi in termini che già nel ‘700 facevano antico ed espressioni dialettali improponibili
Per fare un esempio prendiamo il volume 3 di Xxxholic:
*spoiler**spoiler**spoiler*
In questo caso, il climax della storia che inizia a pagina 36, viene totalmente rovinato e perde il senso della sorpresa nella traduzione italiana, in cui il protagonista sembra ricevere la solita lezione di moralità sul lasciarsi aiutare degli altri ammettendo i propri limiti: “Aiutarti? Ma se è dall’inizio che ti ostini a fare tutto da solo?”
*fine spoiler**fine spoiler**fine spoiler*
E Xxxholic non è l’imperdibile manga del secolo. Per fortuna.
Ma è successo anche a voi di trovare orrori e traduzioni tanto sbagliate da spezzare l’armonia della lettura e l’atmosfera della storia?
Anche in manga famosi e su cui il controllo dovrebbe essere maggiore? (tralasciando l’ormai famosamente triste n° 51 di One Piece)
O di scoprire che una delle battute cardine di un vostro amato personaggio è stata completamente reinventata?
O siete un po’ come gli americani, a cui più inseriscono dialoghi inventati e battute ooc, più si esaltano? *Noi di Voyager crediamo di no*
(Non voglio neanche inoltrarmi nell’ambito di adattamento di anime, poiché, in quello che passa in tv, esiste perlopiù una brutale violenza dei copioni e un lavoro di fantasia ex novo sulle storie originali.)
Posso comunque anche capirli (non giustificarli sia chiaro) quando si tratta di prodotti che vogliono destinare a bambini e che hanno ampia diffusione commerciale con gadget e minchiaggini varie, allora una poca cura non viene percepita se non dai veri appassionati e intenditori. Ma per manga con titoli destinati a un pubblico meno vasto offrire una traduzione di qualità è un incentivo in più per aumentarne le vendite e farne apprezzare la storia. Fossi in loro punterei molto anche su quest'aspetto, senza trascurarlo, come spesso fanno.
O meglio, ha senso per chi vuole fare soldi...ma ci sono cartoni animati/anime/manga/..../ fatti apposta per i bambini! Che usino quelli!
Prima o poi arriveremo ad avere traduzioni fatte veramente bene, dai...
Iä Cthulhu Ftaghn!
Non volevo per altro dire che fa tutto pietà sia chiaro, nè denigrare gli ottimi lavori, ma il fatto che in molti casi ancora si stenti è un vero peccato.
Come detto, "...e la volontà di far conoscere opere straniere, specie giapponesi, nella loro completezza è recente", infatti basta tornare indietro qualche anno per trovare situazioni raccapriccianti, in cui in molti casi si andava a orecchio per tradurre, al confronto oggi abbiamo l'oro.
Poi restano le strategie di marketing, per cui l'edizione evergreen di dragonball, per non dover dire che è sempre l'ennesima edizione con copertine diverse, avrà nuovi adattamenti e nuovi dialoghi. E così sarà per le prossime 200 che faranno.
Ecco anche queste cose sicuramente mi lasciano perplessa assai, ma concordo con ironbalden: c'è speranza e c'è una bella volontà di migliorare.