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Recensione oggettiva

C'era una volta, tanti anni fa',  un videogioco ispirato (novità quasi assoluta nel settore) alle corse della categoria denominata "Turismo".
Questo gioco, che di anno in anno è andato affinando le proprie qualità, risponde al nome di TOCA e per chi non lo sapesse, la categoria "Turismo" tratta le corse di vetture per così dire "di serie".

Parlando in termini masticabili anche da un profano in materia non si tratta di monoposto quali quelle di Formula Uno ne di prototipi ....parliamo delle classiche vetture che generalmente vediamo circolare sulle strade di tutti i giorni. In questo caso ovviamente potenziate e incattivite al punto giusto....esistono campionati in molte nazioni, tra i più noti potremmo menzionare l'ITC (Italian Touring Cars) il DTM e il BTC rispettivamente campionati tedesco e britannico ma anche quello Australiano e quelli statunitensi dove perlopiù si corre in circuiti ovali nei quali le vetture raggiungono velocità da brivido...categoria a parte è la Nascar americana. Categorie a parte (ma sempre di vetture da turismo si parla) sono i centinaia di campionati monomarca che ogni nazione ha il piacere di ospitare. I campionati monomarca altro non sono che corse dove un solo modello di vettura è ammesso....tra i più noti il Ferrari challenge o la più "misera" Coppa Clio...ma ce ne sono davvero per tutti i gusti.....l'unica cosa a caratterizzare quasi tutti questi campionati è la vera passione che spinge i piloti per prendervi parte, trattandosi spesso (in questi ultimi casi perlomeno) di privati che tentano la fortuna o che comunque si gettano nella bagarre insieme a piloti professionisti, tentando di emergere o semplicemente divertendosi e realizzando un sogno molto ma molto costoso...campionati monomarca e i privati che partecipano ai campionati principali non percepiscono infatti alcuna entrata economica, anzi! Per accedere alle licenze e per mantenere la macchina in buona salute, con tanto di box e troupe di meccanici al seguito si è costretti a spendere cifre da capogiro.

Dopo questa breve infarinatura generale avrete forse preso un po' più di confidenza col mondo che i ragazzi della Codemasters hanno proposto e continuano a proporre nei loro giochi di corse che generalmente tendono ad essere abbastanza simulativi pur conservando una facilità di approccio relativamente gestibile anche da un giocatore poco avvezzo a questo genere....il tutto cambia da capitolo a capitolo.

Ma cominciamo finalmente a parlare di quello che è Toca Race Driver (TRD per gli amici).
In TRD dovrete cimentarvi in tutte le categorie sopracitate (13 campionati internazionali) e anche in qualche piacevole extra ma a dettare legge stavolta è una modalità "storia" che ha a dir poco rivoluzionato il genere videoludico automobilistico. Essendo il primo esperimento vero e proprio di questo genere non possiamo dire che sia del tutto esente da pecche e limiti di vario tipo ma il risultato si lascia comunque apprezzare in tutta la sua originalità e risulta essere notevolmente appassionante unendo il desiderio di correre e vincere per salire di categoria alla storia che si dipana attorno a Ryan McKane, il protagonista del gioco...della storia potremmo anche dire.

Ryan McKane è figlio d'arte...il padre era uno dei migliori piloti sulla piazza ma un brutto giorno, proprio sotto gli occhi di Ryan e il fratello Donnie, all'epoca ancora bambini, si verificherà il brutto incidente "poco casuale" che porterà l'uomo alla morte.
Per nulla impauriti da quanto successo i bambini intraprenderanno anch'essi carriera da piloti. Donnie è già un pilota di una certa fama e Ryan (colui che dovremo controllare nel gioco) si affaccia da esordiente alle sue prime esperienze di campionato.... vuole vincere per dimostrare di essere un grande pilota...vuole vincere per non essere ricordato solo per essere il figlio e il fratello minore di un McKane e all'inizio i rapporti col fratello sembrano essere non proprio idilliaci.
La storia è veramente ben congeniata, quasi da film e si dipanerà piano piano con le scene d'intermezzo tra una vittoria e l'altra e\o nei momenti salienti.

La grafica del gioco è ben lontana dalla pulizia grafica e dal dettaglio delle vetture visto nei vari Gran Turismo ma il tutto è giustificato dalla presenza di parecchie vetture in pista e di un sistema di danneggiamento non proprio simulativo ma abbastanza realistico e piuttosto appagante.
Se non si adotta una guida pulita o ci si diverte troppo a sbatacchiare contro gli altri avversari non sarà difficile ritrovarsi impossibilitati a continuare la gara.
Le vetture subiscono danni e perdono pezzi in modo abbastanza convincente e le ripercussioni sulle prestazioni della vettura sono abbastanza rilevanti, soprattutto quanto ti scoppia una gomma, distruggi il cambio, il motore o una sospensione.
Dinamica e fisica quindi sono decisamente più appaganti di quanto non sia possibile in un Gran Turismo qualsiasi, con vetture che negli impatti più duri possono anche prendere il volo rotolando e perdendo pezzi da tutte le parti e uscendone fuori ovviamente seriamente danneggiate.

Come scritto in precedenza tuttavia il livello di gioco non è calibrato al realismo più puro, potremmo dire che si tratta di una buona via di mezzo tra guida arcade e siumulativa....si possono fare sin troppo facilmente cose che nella realtà bisognerebbe essere assi del volante (a dir poco) e la guida in "drift" (sbandata controllata) risulta essere più facile di quanto non dovrebbe, specialmente in questa categoria di vetture...oltreciò la guida sul bagnato non cambia granchè l'aderenza delle vetture sull'asfalto.

Questi i limiti più grandi del gioco.

Un altro difetto è la mancanza delle qualifiche per decidere la posizione di partenza.
Prima della corsa viene data la possibilità di calibrare la vettura (sotto consiglio del meccanico) in modo ottimale per affrontare ogni tracciato....piccole cose, non c'è bisogno di chissaquale conoscenza per metterle in atto e...in ogni caso le variazioni effettive sono poco più che percettibili.
Si potrebbe aumentare o diminuire la deportanza sugli alettoni per favorire la guida veloce o l'agilità sul misto, indurire o ammorbidire le sospensioni, decidere l'altezza del telaio della vettura e regolare i raggi del cambio al fine di privilegiare l'accelerazione e lo scatto anzichè la velocità di punta.

Il primo esperimento di storia applicata ad un gioco di guida direi che è riuscito alla grande! Impegnandosi a risolverne i limiti e allargandone le prospettive avremo a che fare con prodotti di questo tipo sempre più belli e coinvolgenti...nel frattempo è lecito considerare questo TRD un gioco che ha ben poco da invidiare a mostri sacri del genere e anzi riesce a mostrare come si può fare decisamente di meglio di quanto visto sin d'ora.... Gran Turismo per esempio mette in pista solamente 5 vetture alla volta...perfettamente renderizzate ok....ma con una fisica e una dinamica assai carenti e la totale assenza di un sistema di danneggiamento delle vetture....insomma alla fin fine risulta essere notevolmente più noioso di un TRD qualsiasi che, seppur mettendo nel calderone "solamente" 42 vetture da corsa ufficiali e 38 circuiti internazionali, sembra essere assai più appassionante e appagante.